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Prendere decisioni

Niente è più difficile e, dunque, più prezioso, dell'essere abile a prendere le decisioni.
Napoleone, Massime - 1804

Cosa fai se un tuo collaboratore non ti ha consegnato il lavoro in tempo?

Cosa fai se un ragazzo più grande ti ha dato una spinta e ti ha fatto cadere?

Gli amici ti invitano a provare a fumare marijuana con loro: cosa fai?

Cos'è

Prendiamo una decisione quando valutiamo le diverse possibilità che abbiamo e le conseguenze che ne possono derivare. Una decisione non è mai buona in assoluto, ma lo è rispetto ad  uno specifico contesto e a se stessi.

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Una buona decisione tiene conto della complessità dell’essere umano, di se stessi con:

  • le proprie priorità
  • i propri obiettivi
  • i propri punti di forza e debolezza
  • i propri valori
  • la propria cultura e
  • le proprie emozioni.

e del contesto:

  • le persone coi propri obiettivi, valori, bisogni
  • le relazioni tra le persone ed il clima emotivo
  • l’ambiente: oggetti, spazi, clima atmosferico, ecc…
  • la cultura.

Per questo per prendere buone decisioni è importante  avere una buona CONSAPEVOLEZZA DI SÉ  e un buon SENSO CRITICO

Perché svilupparla

Saper prendere buone decisioni significa AGIRE e non RE-AGIRE a qualcosa che accade, in questo modo siamo intenzionali e creiamo la nostra vita.

Se viviamo in reazione lasciamo la nostra vita in mano agli altri, se siamo intenzionali siamo noi stessi alla guida della nostra vita.

ESEMPIO:

Pensate alle gare in moto tra ragazzi: al semaforo si avvicina un coetaneo che fa rombare il motore della sua moto, il ragazzino sta flirtando con lo sguardo con le compagne di scuola che lo guardano dal marciapiede, l'obiettivo è dimostrare di essere "figo", un mito, e quando scatta il verde parte in quarta per arrivare prima dell'altro e vincere la gara...oppure lasciare la vita sull'asfalto.

Diverso potrebbe essere avere la passione per la moto, avere la possibilità ed il supporto dei propri genitori e decidere di andare a correre su pista. Stesso comportamento: andare in moto, ma in un contesto adeguato e protetto, quindi INTENZIONALE.

ESEMPIO: 

Pensate sono un genitore di bimbi piccoli, li porto ad una cena con amici che si offendono in caso di rifiuto, andiamo in un ristorante affollato, dove mi fanno aspettare un'ora la prima portata...il pane sulla tavola è finito, i figli cominciano a lamentarsi, ad alzarsi dal tavolo o magari a piangere, mi innervosisco e REAGISCO bruscamente, prendendomela con i miei figli annoiati e ...affamati! Quella cena non è stata una buona scelta!

Come svilupparla

Come sempre l'allenamento è importante che avvenga in situazioni semplici: "Cosa mangio a colazione?", solo più tardi si arriverà ad allenarsi in situazioni più complesse ed importanti della vita: "Cambio lavoro?"

Si può partire dai classici PRO E CONTRO, cioè cosa succede di buono se prendo questa decisione e cosa succede di male? Ma aggiungiamo alla lista i PRO E CONTRO EMOTIVI: quali sono le conseguenze emotive gradevoli e sgradevoli alle quali vado incontro?

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